< Previous50 L’ECOFUTURO MAGAZINE Settembre-Ottobre 2024 Conflitti in crescita L'ambiente in numeri di Sergio Ferraris giornalista scientifico, caporedattore “L’Ecofuturo Magazine” O ggi il Pianeta registra il maggior numero di con- flitti armati dal 1946. Secondo l’Uppsala Con- flict Data Program (UCDP), nel 2023 si contano 59 conflitti armati, di cui nove classificati come guerre, ossia che hanno provocato oltre 1.000 morti l’anno. I conflitti più intensi si sono verificati in Ucraina, Israele/Palestina e Sudan. A livello regionale, le aree più colpite comprendono l'Africa, dove si contano 28 conflitti statali, cioè quelli in cui almeno una delle parti coinvol- te è un governo. Anche Asia e Medio Oriente sono regioni interessate. No- nostante il numero complessivo di paesi in conflitto sia diminuito da 39 a 34, la violenza è in aumento. Nel 2023, le vittime totali sono state circa 122 mila e il numero delle guer- re, salito a nove, è il più alto dal 2017. Inoltre, la complessità dei conflitti è aumentata, rendendoli generalmente più violenti e distruttivi. Il Pacific In- stitute ha registrato oltre 347 episodi di violenza legati all'acqua nel 2023, un incremento del 150% rispetto all’anno precedente. Secondo il Pea- ce Research Institute Oslo (PRIO), la competizione per il controllo delle risorse naturali rappresenta una delle principali cause di conflitto, esacer- bata da fattori come il cambiamento climatico, la crescita demografica e la scarsità di risorse. 51 L’ECOFUTURO MAGAZINE Settembre-Ottobre 2024 di Michele Dotti Il punto O gni guerra è coperta da una cortina di fumo di propaganda che occulta i veri interessi e rende dif- ficile comprendere le reali dinamiche in ballo. Ci sono processi interni lega- ti alle questioni di potere politico ed equilibri economici connessi a relazioni internazionali. Ma paiono esserci alcu- ni elementi comuni, che normalmente riguardano il controllo delle risorse na- turali, in particolare energia, materie prime e acqua. È così da sempre, come ci hanno descritto nei loro articoli Cecilia Bergamasco, in merito alle questioni energetiche e Ivan Manzo, tornando più indietro nella storia, rispetto al controllo delle materie prime. Materie prime che stanno cambiando, con le tecnologie di- gitali e vedono le terre rare e i microchip assurgere a un ruolo sempre più centrale e critico, come ha illustrato anche Ser- gio Ferraris nel suo pezzo. Ma c’è qualche novità significativa: la crescita delle rinnovabili sta decentra- lizzando sempre più la produzione di energia e ciò ci libera progressivamen- te dalle tensioni geopolitiche legate alla concentrazione dei combustibili fossili (e dell’uranio) in pochi luoghi critici, contribuendo a creare pace. I dati a livello globale sono incoraggian- ti: dopo i 447 GW installati nel 2023, il Think tank Ember ritiene che a fine anno potremmo arrivare a 600 GW installati (pensate che le più ottimistiche previsioni nel 2006-2008 parlavano di 15-20 GW all’anno). 600 GW di fotovoltaico producono circa 720 TWh di energia l’anno; più di quanto produrrebbero 50 reattori nu- cleari francesi EPR da 1,6 GW. È come se stessimo installando l’equivalente di un reattore nucleare alla settimana, in fotovoltaico. (Piccola differenza: i primi due EPR europei hanno avuto un tem- po medio di realizzazione di quindici anni.) Poi ci sono tutte le altre rinnova- bili, che ugualmente stanno crescendo in modo esponenziale e permettono di immaginare un futuro interamente rin- novabile. E pacifico. Anche per quanto riguarda le materie, la diffusione dell’economia circolare, che oggi permette il recupero di tutti i materiali per il loro avvio al riciclag- gio, riduce la nostra dipendenza dalle materie prime provenienti dall’estero, contribuendo ancora una volta a creare pace. Il tasso di riciclo dei rifiuti, spe- ciali e urbani, ha raggiunto in Italia il 72% (a fronte di una media europea del 58%). Non si può qui non citare il caso virtuoso dell’alluminio, la cui pro- duzione italiana proviene al 100% dal riciclo. Lo stesso bisognerebbe cercare di fare, sempre più, anche per tutte le altre materie. Un discorso più articolato riguarda la questione dell’acqua. Nei paesi in cui le dispute per l’oro blu sono più intense, l’unico modo per agire concretamente è attraverso progetti di cooperazione in- ternazionale, come ha illustrato Giorgio Kaldor nel suo articolo. Questi progetti, nonostante le innume- revoli difficoltà, stanno dando risultati straordinari: in appena vent’anni, tra il 2000 e il 2020, il numero di persone con accesso domestico a servizi di acqua potabile gestiti in modo sicuro è aumen- tato di oltre 2 miliardi, passando da 3,8 a 5,8 miliardi. Il cammino che lega la pace alla crisi climatica e alla giustizia socia- le rimane comunque lungo, come ci ha ricordato Rudi Bressa nel suo articolo; anche per gli enormi interessi economici connessi con le armi, come ha illustrato chiaramente Alessandro Marescotti. Continuiamo dunque a esplorare il legame tra conflitti e risorse naturali, identificando le strategie più efficaci per prevenirli alla radice e favorire percorsi concreti verso la pace. Pace dalla Natura Rinnovabili, economia circolare e cooperazione internazionale possono contribuire a creare pace nel Pianeta52 L’ECOFUTURO MAGAZINE Settembre-Ottobre 2024 Ecofuturo L’ ecologia in televisione È in partenza la sesta stagione di Ecofuturo TV: otto puntate per un futuro sostenibile di Elena Pagliai E cofuturo TV torna sugli schermi con la sua attesissima sesta sta- gione, confermandosi come una delle trasmissioni di riferimento per chi desidera approfondire temi legati alla sostenibilità e all’innovazione ambien- tale. Con otto nuove puntate di 30 minuti ciascuna, anticipate da uno speciale de- dicato alla nuova edizione di Ecofuturo Festival, il programma offre una pano- ramica completa sulle eco-innovazioni e sulle proposte concrete per migliorare la qualità della vita in un’ottica più verde e rispettosa del Pianeta. Ogni puntata offre non solo una riflessione critica sulle pro- blematiche ambientali, ma soprattutto una serie di proposte concrete e accessibili per tutti. Non si tratta solo di un program- ma televisivo, ma di un vero e proprio movimento che invita ognuno di noi a diventare parte attiva del cambiamento. I temi centrali della nuova stagione La nuova stagione, condotta da Ele- na Pagliai e Michele Dotti, affronterà tematiche di cruciale importanza per il futuro del Pianeta. Si discuterà di come l’innovazione tecnologica e le buone pratiche quotidiane possano contribuire a risolvere alcune delle sfi- de ambientali più pressanti dei nostri tempi. Le otto puntate si concentre- ranno su argomenti come le comunità energetiche, l’agricoltura sostenibile, l’efficienza energetica e il Green bu- ilding, senza dimenticare la mobilità sostenibile e la necessità di trovare al- ternative alla plastica, ormai uno dei principali nemici dell’ambiente. Particolare attenzione sarà dedicata ai grandi bacini idrici e alla siccità, temi che, alla luce dei cambiamenti clima- tici, stanno diventando sempre più urgenti. In ogni puntata, gli spettatori avranno l’opportunità di scoprire solu- zioni già presenti sul mercato, pronte per essere implementate non solo da grandi aziende o enti pubblici, ma an- che da cittadini comuni desiderosi di fare la propria parte nella lotta contro il cambiamento climatico. Soluzioni concrete per tutti Ecofuturo TV non si limita a proporre visioni futuristiche o soluzioni irrea- lizzabili. Al contrario, si concentra su opzioni concrete, già accessibili e im- mediatamente adottabili. Queste innovazioni permettono di ri- durre le emissioni di CO 2 , proteggere l’ambiente e ricostruire un rapporto più sano tra l’uomo e la natura, senza per questo rivoluzionare radicalmente gli stili di vita. Il messaggio del pro- gramma è chiaro: è possibile fare la differenza senza sacrifici estremi, sem- plicemente adottando soluzioni già a portata di mano. Ospiti d’eccezione per un dialogo aperto Anche in questa stagione, Ecofuturo TV vedrà la partecipazione di esperti e divulgatori di primo piano. Tra gli ospiti, spiccano Valerio Rossi Alber- tini, fisico e divulgatore scientifico, nonché Primo Ricercatore del CNR e 53 L’ECOFUTURO MAGAZINE Settembre-Ottobre 2024 Licia Colò, figura storica della divul- gazione ambientale in Italia. Insieme a loro, ci saranno Lucia Cuffaro, esperta di stili di vita sostenibili e Alessandro Macina, giornalista del programma “Presa Diretta”. Oltre, naturalmente, a Jacopo Fo, che di Ecofuturo è l’ideatore. Ognuno di loro porterà il proprio contributo al dibattito, arricchendo le puntate con approfondimenti e riflessioni su come ciascuno di noi possa fare scelte più consapevoli e responsabili. Lo speciale su Ecofuturo Festival In apertura della nuova stagione di Eco- futuro TV, un appuntamento speciale sarà dedicato all’undicesima edizione di Ecofuturo Festival. Questo evento, ormai consolidato come un punto di riferimento per le eco-innovazioni, rap- presenta una vetrina per le ultime novità tecnologiche e le proposte più avanzate in tema di sostenibilità. Sarà un’occasio- ne imperdibile per scoprire le idee e le soluzioni più promettenti per costruire un futuro davvero sostenibile. Ogni puntata sarà dedicata a un tema specifico, esplo- rato in modo approfondito e con il contributo di esperti del settore. Eccone un’anteprima. Prima Puntata: Le Comunità Energetiche In un contesto in cui la transizione energetica è ormai una priorità, le comunità energetiche rappresentano un’opportunità concreta per produrre e condividere energia pulita. Si esploreranno le aziende che operano in questo settore analizzando il ruolo delle politiche pub- bliche nella promozione di queste iniziative. Seconda Puntata: L’Agricoltura sostenibile Non solo una risposta ai problemi alimentari, ma anche una possibile soluzione per il sequestro della CO 2 nel suolo. L’agricoltura sostenibile ha il poten- ziale per trasformarsi in un volano per il futuro del Pianeta, contribuendo alla lotta contro i cambiamen- ti climatici. Terza Puntata: Green Building L’edilizia sostenibile è uno degli strumenti più potenti per ridurre l’impatto ambientale delle città e migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni. Si analizzeranno le soluzioni più innovative per costruire e ristrutturare edifici nel rispetto dell’ambiente. Quarta Puntata: Alimentazione sana e ortobioattivo Un approfondimento sull’importanza di un’alimentazione sana e sostenibile, con un focus particolare sull’ortobio- attivo, una tecnica agricola che mira a coltivare ortaggi di alta qualità nutrizionale, senza l’uso di pesticidi e con un basso impatto ambientale. Quinta Puntata: Città e Inquinamento L’attenzione sarà puntata sulle città, epicentro dell’inqui- namento e su come si possano implementare soluzioni come i crediti di carbonio e l’eliminazione delle caldaie a gas, per ridurre drasticamente le emissioni. Sesta Puntata: Addio alla plastica La plastica è uno dei principali fattori di inquinamento, specialmente nei mari. Si esploreranno le soluzioni più efficaci per ridurre e sostituire l’uso della plastica, con- centrandosi sulle innovazioni già disponibili. Settima Puntata: Grandi bacini ed ecodragaggio I grandi bacini d’acqua sono spesso colmi di fango, un problema aggravato dai cambiamenti climatici e dagli eventi atmosferici estremi. Il focus sarà sul processo di ecodragaggio, soluzione sostenibile per ripristinare la capacità idrica di questi bacini e prevenire disastri naturali. Ottava Puntata: Mobilità sostenibile Non solo auto elettriche. La mobilità del futuro guarda anche all’idrogeno, al biometano e ad altre fonti di ener- gia rinnovabile. L’obiettivo è ridurre l’impatto ambientale dei trasporti, uno dei settori più critici in termini di emissioni. Le Puntate della Sesta Stagione Immagine: Depositphotos54 L’ECOFUTURO MAGAZINE Settembre-Ottobre 2024 Testimonianze Paola Bolaffio Paola Bolaffio, giornalista e fondatrice di Giornalisti nell’Erba ci ha lasciati. Ecco alcuni ricordi di amici e colleghi parole raccolte da Giorgia Burzachechi e Sergio Ferraris G iornalisti nell’Erba, la sua stessa redazione, ha an- nunciato così la scomparsa il 22 luglio 2024: «Que- sta mattina una forte folata di vento ha gonfiato le vele e ha fatto salpare la barca del nostro capitano, la nostra direttrice, Paola Bolaffio, verso mari di un’altra dimensione». Un messaggio per ricordare il suo temperamento for- te e la sua passione incondizionata per il mare, la vela e l’ambiente. Di seguito pubblichiamo una serie di messaggi di amici, colleghi e conoscenti che così la vogliono ricordare. Giorgia Burzachechi, giornalista e redattrice di gNe «Posso fregiarmi di essere una delle po- che che hanno sostenuto un colloquio per Giornalisti Nell’Erba. Anzi, allora si parlava di Catone, la prima rivista ambientale tascabile (e aveva davvero il formato perfetto per una tasca). C’era questa donna dai vaporosi ricci biondi, dai quali spuntava una Cortina fumante. Parlava in modo strano: «gNe»… «Yel- low is megliou»… Non capivo bene cosa dicessero lei e i suoi collaboratori: la ra- gazza dalle lunghe ciglia e il magrolino con il cappello di paillettes fucsia. Ciò che non avevo davvero compreso è che quell’incontro mi avrebbe cambiato pro- fessionalmente e umanamente. Devo a lei, se oggi sono giornalista e ho deciso di fare della divulgazione scientifica la mia missione. Devo a lei, in qualche modo, persino il fatto che oggi sono mamma (il papà è stato il direttore artistico di Giornalisti Nell’Erba). Ma soprattutto, devo a lei l’aver imparato a scrivere con l’obiettivo di farmi comprendere e non per il desiderio di ascoltare la mia stessa voce. Sempre alla ricerca costante di un confronto, perché solo attraverso questo si cresce davvero e si apprezza ciò che si ha. «Perché questa è vita, Giorgia. Non puoi rinunciarci». Ti voglio bene an- ch’io, Paolina mia. Manchi tanto». Sergio Costa, vicepresidente della Camera «Si è spenta Paola Bolaffio, giornalista ambientale tenace e appassionata. Il suo progetto, diventato realtà solida, dei Giornalisti Nell’Erba, ha forma- to tantissime ragazze e ragazzi ai temi ambientali. Paola è stata una voce im- portante per la divulgazione ambientale. Ci mancherà». Sergio Ferraris, direttore di QualEnergia e caporedattore di L’Ecofuturo Magazine «Ora che Paola se n’è andata, il 22 luglio 2024, esattamente il giorno del record di temperatura media a livello globale mai riscontrata (17,15 °C), è compito nostro proseguire la sua azione. Usando la memoria di ciò che ha realizzato, ma soprattutto mettendo gioia nella lotta per il clima. Perché questo è ciò che Pa- ola ha prima sperimentato con successo e poi insegnato a noi. La lotta per il fu- turo, a cominciare da quella climatica, può essere vinta solo coniugando rigo- re, giustizia e gioia. Con questa grande passione Paola nel 2006 ha creato Gior- nalisti Nell’Erba (gNe), iniziativa che ha unito per la prima volta in Italia l’informazione ambientale (della quale all’epoca tutti noi sapevamo poco o nul- la) e l’educazione sull’ambiente che in quegli anni in Italia non aveva un’identi- tà precisa. Paola ibridò le due tematiche, applicando all’informazione il rigore e la schiena dritta – due qualità che l’hanno sempre contraddistinta – e il senso del futuro, altra sua grande caratteristica, all’educazione italiana, paludata, nozio-Ballando sulle onde. David De Angelis ha voluto ricordare Paola Bolaffio con il suo linguaggio. Quello dell’illustrazione. Illustrazione: Gofy, David De Angelis, Direttore Artistico Giornalisti nell'Erba.56 L’ECOFUTURO MAGAZINE Settembre-Ottobre 2024 Testimonianze nistica e di gentiliana memoria (allora come oggi), violandone le regole. Il ri- sultato è stata un’iniziativa che ha unito innovazione, freschezza e gioia». Fausto Giuliani, sindaco di Colonna «Riposa in pace nella consapevolezza di aver seminato bene». Agata Maddoli, insegnante, zoccolo duro gNe «Quando una mattina del 2006, presi in mano per caso, tra i tanti che arrivavano a scuola, un foglio con uno dei primi sconosciuti bandi gNe non sospettavo nulla di cosa mi aspettava. Ed è così che, improvvisamente, mi sono trovata in- trappolata in una “rete” da cui non sono più uscita. Una rete bellissima e intri- gante. A muoverne le fila c’era lei, Paola Bolaffio, una bionda carismatica, ener- gica e tosta. Molto tosta, che ha segnato la mia vita di insegnante e non solo. Da lei ho imparato un nuovo modo di pormi con i ragazzi: tenere in mano la cassetta degli attrezzi del giornalista per entrare nelle questioni che ci riguardano da vicino senza accontentarci di verità superficiali, ma andando a cercare, in- dagando, se ce ne fossero altre. Era una visionaria: vent’anni fa in pochi avevano chiara la crisi ambientale. Mi sentivo più sicura da quando l’ho conosciuta: come se lei, così preparata e battaglie- ra, mi proteggesse. Non mi è “bastata”. Troppo poco è stato il tempo trascorso insieme: ho sempre cercato di averne di più perché da lei imparavo tanto. E oggi so che se la macchina gNe si rimette in moto è perché è sempre lei, che ancora una volta, ci richiama all’ordine e non si può mancare. Eccomi Paola, mi rimetto al lavoro, aspettaci che siamo pronti per ripartire. Arriviamo». Ivan Manzo, giornalista ambientale «Paola mi ha insegnato che è possibile coniugare passione e comunicazione, che sia scientifica, ambientale, di pan- cia o ragionata. Paola mi ha fatto capire che uno spirito critico non è abbastanza se non lo si coltiva giorno dopo giorno. Paola mi diceva «se hai un minimo dub- bio meglio approfondire piuttosto che scrivere cazzate». Paola mi ha offerto un’opportunità, cosa più unica che rara. Ciao Capo, avrei voluto più tempo. Mirella Orsi, Science Writer «Arguta, brillante, curiosa e soprattutto libera, ha sempre lottato in ciò che cre- deva. Paola sognava un mondo diverso e lavorava con determinazione per co- struirlo disseminando semi di speranza e plasmando le vite di tutti quelli che incontrava. Giornalista risoluta, con- sapevole e proiettata verso il futuro la ricorderò sempre con il suo sguardo intriso di speranza e quel sorriso che rac- chiudeva in sé tutta la forza del mondo». Ilaria Romano, giornalista e insegnante «Lei alla sua scrivania nella redazione del Catone, mensile locale “tascabilissimo” che ha diretto in modo brillante, gene- rando e accogliendo e stimolando idee; lei al centro della grande rete di Gior- nalisti Nell’Erba, progetto sempre un passo avanti; lei che durante un viaggio primaverile in direzione del Festival in- ternazionale del giornalismo avvia il cd su cui ha inciso una playlist selezionata per l’occasione e il primo pezzo è una versione di Jingle Bells; la discrezione che la caratterizzava e la persistenza con cui si imprimeva nella mente dal primo incontro; insegnamenti, incitamenti, incontri, conversazioni, risate. Attenta, rigorosa, generosa, è stata per tanti di noi una maestra, di giornalismo e non solo». Ernesto Stacchiola, cofondatore del Refuso e amico della prima ora «La sua qualità migliore era l'acco- glienza, ti metteva immediatamente a tuo agio. Visionaria, è riuscita prima a fondare “Il Refuso editore” e a pub- blicare il mensile “Il Catone” da cui ha fatto nascere “Giornalisti nell’Erba”. Sono onorato e considero un privilegio l’essere stato al suo fianco in queste “av- venture” per ben venticinque anni! Un quarto di secolo di amicizia profonda 57 L’ECOFUTURO MAGAZINE Settembre-Ottobre 2024 e sincera. E come ci siamo detti molte volte, anche ultimamente, “ci saremo sempre l’uno per l’altra”. Ed è vero, sei e sarai sempre dentro di me. Ciao Paola». Gabriele Vallarino, biologo e giornalista «Grazie Paola per avermi insegnato a es- sere giornalista. Tu, madre di Giornalisti Nell’Erba, il tuo quinto parto. Io, come tanti, un figlio gNe. La tua penna diret- ta, senza fronzoli. Dritta al segno. Come del resto, tu eri senza fronzoli. Non ave- vi tempo per le scaramucce: univi non dividevi. Grazie Paola per avermi inse- gnato a essere persona. Eri un capo che trattava gli altri interamente. Mai gelosa dei tuoi contatti, sempre fedele nel ri- spondere. Umile e disponibile come i veri grandi. Grazie Paola, per sempre». Simona Falasca, direttrice di GreenMe.it « Nel mondo del giornalismo ambien- tale ci si conosce un po’ tutti e Paola è stata una delle prime colleghe che ho avuto il piacere di incontrare circa quindici anni fa al primo Ecomon- do cui abbiamo partecipato. Con lei c’è stato subito un feeling particola- re, probabilmente perché abbiamo sempre condiviso la stessa visione, quella di chi vuole provare a uscire dal linguaggio dei soli addetti e coin- volgere sempre più persone intorno alle tematiche ecologiche. Lei era riu- scita a farlo partendo proprio dai più piccoli, creando un progetto che non solo è sopravvissuto fino ad oggi, ma che ha formato e appassionato cen- tinaia di ragazzi che ora sono ottimi giornalisti. Con Paola ho avuto l’onore di contri- buire alla stesura di “Prime” proprio perché fu lei a chiedermelo e il suo pro- verbiale entusiasmo a coinvolgermi. È riuscita con una semplice telefonata a farmi innamorare immediatamente del progetto. Perché Paola era così: aveva la capacità unica di trasmettere pas- sione ma anche il coraggio di andare controcorrente. È stato un onore aver- la incrociata nella mia vita». AdaPtation La prossima edizione del Premio internazionale di giornalismo ambientale “Paola Bolaffio” di gNe 2024/25 sarà sull’adattamento climatico S iamo in crisi, quella climatica. Supereremo l’obiettivo di 1,5 °C di aumento della temperatura rispetto ai livelli preindustriali: stiamo vi- vendo in un mondo nel pieno di un cambiamento epocale. Sebbene uscire da questa crisi richiederà sforzi e sacrifici, come in ogni periodo storico di grandi stravolgimenti, ne usciremo migliori. Scienziate e scienziati, ma- ker, imprenditori, filosofi, sociologi, antropologi, economisti e, perché no, anche giovani menti, proprio in questo stanno momento lavorando per trovare soluzioni eque e sostenibili per tutte e tutti. Ricerca, innovazione e pratiche sociali devono unirsi per creare nuove eco tecnologie che non lascino indietro alcuno. I giovani di oggi saranno gli attori del domani, e scienza e informazione saranno determinanti per vincere la sfida clima- tica. I Giornalisti Nell’Erba vogliono coniugare tutto questo per costruire un futuro migliore: cercare, indagare, scovare nuove proposte e soluzioni per adattarsi alla crisi climatica e riadattarle, rendendole fruibili per tutte e tutti attraverso i nuovi strumenti innovativi dell’informazione. Maggiori informazioni sui social di Giornalisti nell’Erba (gNe) http://www.giornalistinellerba.org/58 L’ECOFUTURO MAGAZINE Settembre-Ottobre 2024 Ecodesign Progettare Eco Applicare pratiche di sostenibilità fin dalla progettazione può rappresentare una leva vincente S tudio T, in provincia di Raven- na, è l’azienda che si occupa di arredi d’ufficio, da sem- pre attenta al benessere degli ambienti lavorativi. Ergonomia, mas- simo comfort, design e sostenibilità ambientale sono il filo conduttore di Studio T che negli anni ha orientato la produzione mettendo in pratica l’e- conomia circolare. Per produrre i loro mobili utilizzano materie prime certi- ficate, riciclabili e riciclate. Ma c’è di più. L’azienda investe nella ricerca per sperimentare nuovi materiali come il sughero e combina insieme bamboo o legno nelle librerie con struttura in alluminio. L’azienda nasce quaranta- sette anni fa grazie all’intraprendenza di Otello Tasselli e di sua cugina ar- chitetta. Lui si occupava dell’area commerciale, lei progettista. «Siamo state tra le prime aziende italiane a proporre il Contract», ricorda Tasselli spiegando che ora è diventata una pra- tica diffusa ma «in quegli anni in Italia eravamo i primi a fornire il servizio chiavi in mano, dalla progettazione al montaggio. Al di là di questo aspetto più commerciale, ci siamo sempre oc- cupati di benessere sul posto di lavoro e fin dall’inizio siamo sempre stati at- tenti all’ambiente». E quell’azienda di strada ne ha fatta tanta. Oggi può contare anche su un team di collaboratori tra cui i figli di Otello Tasselli. Arredo sostenibile La linea EcoDesign è forse quella che sta più a cuore ad Otello Tasselli. L›attenzione di Studio T all’ambiente li ha portati a realizzare una linea di arredo a basso impatto ambientale che conferma la proiezione dell’azienda verso il futuro, nell’ottica dell’econo- mia circolare. «Quando parliamo di EcoDesign intendiamo dire “buon design” perché teniamo conto delle esigenze delle persone ma anche della tutela dell’ambiente. Gli arredi di que- sta linea sono caratterizzati dal design minimal ed elegante per rispondere alla crescente domanda di arredi di ot- tima qualità, longevi ed eco-friendly. Tutte le strutture portanti EcoDesign sono prodotte in alluminio estruso, metallo per natura riciclabile all’infi- nito e vengono proposte con ripiani in legno riciclato oppure in bamboo. Per quanto riguarda la ricerca e lo studio sui nuovi materiali, Tasselli ci anticipa l’arrivo di nuove soluzioni che completeranno la linea EcoDesign con l’utilizzo del sughero: «un mate- riale che dà tanti benefici non solo in campo acustico ma anche per la sua riciclabilità». «Negli anni Studio T ha dovuto af- frontare diverse sfide per affrontare il cambiamento del mercato», ci ricor- da Tasselli portando l’evoluzione di Studio T ad abbracciare anche solu- zioni per il comfort acustico (https:// shorturl.at/yh4f2), elemento essenzia- le sia per gli ambienti di lavoro sia per i ristoranti e le scuole. Grazie al nostro approccio basato su un me- todo scientifico, analizziamo i livelli del rumore con apposito strumento certificato e valutando anche le ca- ratteristiche strutturali dell’ambiente, offriamo la soluzione migliore per ri- solvere il problema. Per rispondere a questi bisogni abbiamo tra le nostre di Tiziana Giacalone giurista ambientale59 L’ECOFUTURO MAGAZINE Settembre-Ottobre 2024 proposte anche i pannelli divisori fo- noassorbenti della linea Tosca Quiete che offrono soluzioni all’avanguardia rispettando sia l’ambiente, sia la sicu- rezza in quanto sono: antibatterici, ideali per ambienti dove l’igiene è fondamentale, come uffici, scuole, cliniche e ospedali; ignifughi, conformi alle normative di sicurezza antincendio; riciclabili, realizzati con materiali riciclabili riducono l’impatto am- bientale e promuovono un ciclo produttivo virtuoso. Spazio al lavoro L’azienda fornisce anche consulen- za su come organizzare gli spazi lavorativi proponendo l’arredo che risponde alle esigenze specifiche del cliente. Tavoli per ogni esigenza e personalizzabili, assieme a comple- menti d’arredo e sedute ergonomiche progettate per essere confortevo- li per molte ore di lavoro, studiate nell’ergonomia e nei materiali, con- tribuiscono al benessere di chi vive lo spazio, riducendo l’affaticamento e aumentando la produttività. «Pro- poniamo arredo con misure standard ma ci adeguiamo anche alle richieste dell’acquirente. Siamo in grado di modificare i nostri prodotti ridimen- sionando i mobili per personalizzare gli spazi dei nostri clienti» sottolinea Tasselli e ricorda che «anche i colori sono importanti. «Con anni di espe- rienza e un team di esperti qualificati, siamo specializzati nell’ottimizzare l’ambiente lavorativo attraverso so- luzioni cromatiche strategiche e studio della luce (https://shorturl.at/VmBHz). La scelta del colore negli ambienti di lavoro non è solo una questione este- tica, ma un aspetto fondamentale che incide direttamente sulla psicologia e sul benessere dei dipendenti. Siamo fieri di offrire anche questo servizio di consulenza cromatica con ottimi risultati». Otello Tasselli è un imprenditore che si adopera anche oltre i confini della sua azienda. Il suo impegno sociale va dall’associazione onlus MK, creata quando era presidente del Lions, per raccoglie re fondi da destinare alla prevenzione e alla cura delle malattie killer dei bambini in Africa, alla più recente collaborazione tra lo Studio T e Treedom. La proposta di mobili della linea EcoDesign si arricchisce di un nuovo elemento grazie al percorso avviato con Treedom, il progetto che permette di piantare alberi a distanza e che coinvolge le aziende con la possibi- lità di collegare la donazione di alberi alle vendite di beni. «L’idea di avviare un percorso con Treedom nasce poco prima che arrivasse la pandemia di Covid-19 e l’abbiamo ripresa in ma- no subito dopo. Speriamo di piantare tanti alberi con la vendita dei prodot- ti di questo nuovo brand che ci vedrà sempre più impegnati nella tutela dell’ambiente». Qui accanto Otello Tasselli; a destra, Libreria Green Teo Salotto; in basso a sinistra, parete in uno Tetrix CT fono-assorbente terra verde; in basso a destra, Tosca e lavagna tripla ufficio.Next >