COMUNITÀ ENERGETICHE, ECOBONUS, MOBILITÀ SOSTENIBILE Anno 2 - Numero 3 www.ecofuturo.eu Bimestrale VIAGGIO NEL MONDO TRA PROGETTI VIRTUOSI, ECOTECNOLOGIE E SCELTE CONSAPEVOLI ECONOMIA RISPARMIO SOLARE CAMPAGNE ECO: BONUS &FUTURO PERSONAGGI RICCARDO FRACCARO ABITARE CALORE RINNOVABILE PROGETTI ECOFUTURO IN RETE L'ECOBONUS DOC DI ECOFUTURO: SCARICA LA GUIDA7 EDITORIALE La Natura può difenderci di Michele Dotti 9 COMUNI VIRTUOSI La strada che taglia il paese a cura di Marco Boschini 11 ITALIA CHE CAMBIA Torri d’esperienze a cura di Daniel Tarozzi 13 ENERGIA Il clima non aspetta a cura di Sergio Ferraris 15 AUTOPRODUZIONE Rimedi naturali per la caduta dei capelli a cura di Lucia Cuffaro 17 BIOECONOMIA Il Bio è ben confuso a cura di Marco Benedetti 18 PERSONAGGI Eco è il Bonus di Sergio Ferraris 22 LA CORNICE Bonus comunità di Sergio Ferraris 24 ECOBONUS Il traino dell’efficienza di Giorgia Marino 28 SCENARIO La Comune dell’energia di Rudi Bressa 32 ECONOMIA Risparmio solare di Ivan Manzo 36 RISCALDAMENTO Calore rinnovabile di Riccardo Bani 40 PROSPETTIVE Un nuovo deal. Green di Sergio Ferraris 42 L’AMBIENTE IN NUMERI Lavoro rinnovabile di Sergio Ferraris 43 IL PUNTO Controllare per migliorare di Francesco Ferrante 44 CAMPAGNE Eco: Bonus&futuro di Fabio Roggiolani 46 IMPRESE ETICHE Benefit è per sempre di Sara Cirone 48 MOBILITÀ Il Move ha la sua Expo di Antonio Ferro 50 TRASPORTI Dal ferro all’asfalto di Giuliano Gabbani 52 PROGETTI Ecofuturo in rete di Elena Pagliai 56 CROWFUNDING E RINNOVABILI Aiutiamo a illuminare il mondo di Redazione 58 LA RIVOLUZIONE DELL’ORTO Terra che vive di Andrea Battiata 60 IL MONDO CHE CAMMINA Catene di pace di Flavio Lotti 62 VIAGGI Viaggiare in epoca Covid-19 di Michele Dotti 64 EDUCAZIONE E SPORT Allenarsi con l’ambiente di Romano Ugolini 66 GRAPHIC NOVEL Le grandi idee per risparmiare energia di Jacopo Fo 68 RUBRICHE Salute, Libri, Musica, Cinema di Espedito De Leonardis, Giordano Sangiorgi, Stefano Visani 74 SPAZIO BAMBINI Gaia, La terra - ri-ciclone di Moreno Tomasetig 76 ECO APPUNTAMENTI EcoAppuntamenti, EcoApp FOCUS SOMMARIODirettore editoriale e responsabile: Michele Dotti Caporedattore: Sergio Ferraris Grafica e impaginazione: David Gofy De Angelis Edito da Econnection: La comunicazione che innova Società cooperativa Piazza Francesco Donnetti 18 00145 Roma info@econnection.it P.iva 12260851006 D.USC. 10-05-19 Registrazione al Tribunale di Raven- na: Num. R.G. 2265/2019 - Num. Reg. Stampa 1456 del 20/05/2019 Iscrizione ROC 34924 Questo periodico è aperto a quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al gior- nale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. www.ecofuturo.eu P -rima che iniziate a "sfogliare” questo magazine sul vostro -device, vi chiediamo due minuti per illustrarvi come -navigare su FlowPaper. Partiamo dal menù in alto, che al Pc è immediatamente visibile mentre da cellulare compare scorrendo col dito verso il basso. Attraverso questo menù potete scegliere se visualizzare nella mo- dalità a due pagine, ottima per sfogliare la rivista al Pc, oppure a pagina singola, migliore per leggere un articolo. Dal cellulare (o tablet) si apre automaticamente su pagina singola se lo tenete ver- ticale e passa a doppia pagina se è orizzontale. Sempre dal menù in alto si può scegliere di stampare la rivista, scaricarla in Pdf (per- dendo però l'interattività), ottenere l’Url e i codici Html per con- dividerla su un sito, regolare la dimensione della pagina (meglio questo che lo zoom col mouse a Pc), sfogliare le pagine o inserire direttamente il numero della pagina desiderata, cercare una parola nella rivista. Potete condividere l'articolo che vi è piaciuto cliccan- do sul simbolo della condivisione, leggendo quella pagina. In que- sta maniera ottenete il link sia per tutta la rivista, sia per la pagina specifica. Con quest'ultimo link prenderete due piccioni con una fava, anzi tre. Consigliando a un amico un articolo specifico, gli consentirete di navigare avanti e indietro nella rivista e ci farete un enorme favore. Questa rivista vive con il numero dei lettori, per cui più persone ne fruiscono, più possiamo continuare a offrirvi contenuti di qua- lità gratuiti. Le zone che si evidenziano in azzurro sono interattive: banner, link, mail, numeri di telefono (attivi solo da cellulare o ta- blet con Sim voice).Il simbolo “Play” (triangolo con punta verso destra) indica un video, che si può visualizzare con un click. Atten- zione allo scroll col mouse: a doppia pagina funge da zoom, a pa- gina singola scrolla verso il basso alla pagina successiva. Con il cellulare è più pratico fare lo zoom usando le due dita e spo- stare la pagina con un solo dito. Inutile dire che la visione ottima- le si ha con il Tablet; al Pc si può leggere comodamente, mentre da cellulare risulta un po’ più difficile, ma ci stiamo lavorando. Buona lettura, anzi buona navigazione La “bussola”: come “navigare" la rivista onlineVogliamo ringraziare di cuore tutti gli amici che condividendo i nostri valori e obiettivi stanno contribuendo, come me- dia partner, a diffondere –in pieno spirito collaborativo- questa rivista attraverso i loro canali di comunicazione: siti, so- cial, newsletter. La portata delle sfide ambientali che abbiamo dinanzi è tale che richiede il massimo della collabora- zione fra di noi, per cercare di raggiungere, informare e sensibilizzare il maggior numero di persone possibile. Se voleste contribuire anche voi a diffondere “L’Ecofuturo Magazine” attraverso un vostro canale di informa- zione, contattateci: redazione@ecofuturo.eu. Saremo lieti di accogliervi nella nostra “grande famiglia” di eco-innovatori che si impegnano ogni giorno per costruire un mondo migliore. La “grande famiglia” di7 P . er centinaia di migliaia di anni, l’Uomo si è dovuto difendere dal .la Natura. Difendere dalle intemperie, dalle bestie selvatiche, dai .mille pericoli che l’ambiente circostante gli presentava quotidiana- mente. Immaginate tutto questo per centinaia di migliaia di anni, un po’ ti entra dentro. La visione della Natura come qualcosa di ostile, che porta solo problemi, è diventata una “forma mentis” che permea ancora la visione del mondo e che mantiene tante persone lontane dall’ecologismo. Poi, negli ultimi secoli le cose sono rapidamente cambiate. Certo i fenomeni estremi (come terremoti, alluvioni, eruzioni vulcaniche…) ci ricordano la nostra vulnerabilità ma nell’insieme il progresso tecnologico e la grande di- sponibilità di energia ci hanno resi più liberi da quelle paure ancestrali, più capaci di proteggerci e, in una certa misura, anche di controllare i fenomeni naturali. Forse anche troppo, tant’è che l’impatto dell’Uomo sull’ambiente si è fatto sempre più pesante sia in termini di consumo di materie prime sia di distruzione di specie viventi. Non a caso è stato coniato il termine “Antro- pocene” a indicare una vera e propria epoca geologica contraddistinta dalla “centralità dell’azione umana nel condizionare l’ambiente terrestre.” Dalla consapevolezza -storicamente piuttosto giovane- che facciamo parte della Natura e non ne siamo spettatori è maturata la visione ecologista; ci si è resi conto che non sarebbe saggio tagliare il ramo sul quale siamo seduti. Questo ha portato a un ampliamento della precedente visione: non basta difendersi dalla Natura, dobbiamo anche difendere la Natura. Non è ancora una consapevolezza diffusa, ma è innegabile come la sensibi- lità al riguardo cresca rapidamente. Speriamo abbastanza da sventare i rischi legati alle due grandi sfide della nostra epoca: il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità. Volendo gettare uno sguardo al futuro, penso che dovremmo aprirci a un altro passo evolutivo e comprendere che la Natura può difendere noi. In che senso? Perché organizzando le nostre società secondo i princìpi vitali, fondamentali della vita in Natura, che l’ecologismo e la scienza delle reti ci hanno svelato negli ultimi decenni, potremo renderle sostenibili da ogni punto di vista: economico, sociale, occupazionale, della salute e della pace oltre che -naturalmente- ambientale. Dopo secoli nei quali -con arroganza- abbiamo trasformato l’ambiente in base alle nostre ideologie, producendo danni, si tratta ora -con umiltà ri- trovata- di metterci in ascolto della Natura, affinché ogni nostra scelta sia ispirata ai suoi princìpi, secondo una visione ecosistemica, circolare, interdi- pendente, cooperativa e nella quale la diversità sia un valore imprescindibile. Se sapremo far questo, possibilmente in tempi brevi, smetteremo di farci del male e potremo cogliere e valorizzare pienamente le tante opportunità che si presentano sul nostro cammino come l’Ecobonus e le Comunità energe- tiche -che approfondiamo in questo numero-, ne sono due nitidi esempi. La Natura può difenderci EDITORIALECOMUNI VIRTUOSI a cura di Marco Boschini* 9 L'ECOFUTURO MAGAZINE settembre/ottobre 2020 * Coordinatore Nazionale Associazione Comuni Virtuosi La strada che taglia il paese Prendi un angolo del tuo paese e fallo sacro, vai a fargli visita prima di partire e quando torni. (Franco Arminio) A ppena esci dalla Via Emilia e prendi a salire vedi il mondo per come sarebbe potuto esse- re, o per come potrebbe. La nostra montagna è verdissima, l’essere sta- ta a lungo dimenticata e rimossa l’ha in qualche modo risparmiata dalla bulimia del cemento e dell’eccesso. L’aria è buona, la terra è fertile, l’acqua è pulita. Ciono- nostante si fatica a vivere bene. A mancare sono i servizi, è lo Stato. La risposta allo spopolamento è di chiudere l’ufficio postale, la scuola, smettere di rammendare le strade e curare il territorio. Una terapia al contrario, buo- na per una politica ipocrita e miope. Appena la strada inizia a salire ti lasci alle spal- le il rumore, il traffico, il caos. Riprendi a re- spirare al ritmo giusto. I primi di agosto sono stato a Cerignale, in Val Trebbia, 128 anime a 730 metri sul livello del mare, provincia di Piacenza per parteci- pare a un incontro. Il comune, piccolo e bel- lissimo, pulsa battiti di vita ovunque: per le strade curate, per il borgo che ha una piazza dedicata al- la gente di montagna, nello sguardo fiero e sereno dei volontari della pro loco. Massimo Castelli, il sindaco, mi serve al tavolo nella lo- canda gestita dalla madre novantunenne. «Tra poco inauguro una mostra, devo sbrigarmi. Noi sindaci dei piccoli comuni facciamo un po’ di tutto, al meglio delle nostre possibilità». Racconta che fare battaglie per riave- re i servizi è importante, ma è ancora più importante ri- portare lavoro in montagna. «Se c’è il lavoro arriva il re- sto. Tornano a nascere i bambini, riaprono le scuole, ser- ve una cartoleria e tutto il resto». Già, il lavoro in nome del quale abbiamo sacrificato quasi tutto: territorio, di- ritti, salute, salvo poi accorgerci che non c’era o era pre- cario e senza tutele. A Cerignale hanno un forno comune, così come gli orti. Dove giravano le pale di cinque vecchi mulini oggi, con il mini idroelettrico, si produce l’energia e quella in ec- cesso è venduta. Qui, dove in inverno ci sono più lampioni (tutti rigoro- samente a Led) che abitanti, all’ingresso del borgo c’è un cartello che chiede agli automobilisti di rallentare perché i bambini giocano per strada, si muovono li- beri in un territorio che è una palestra naturale per crescere, sperimen- tare, sporcarsi. L’incontro cui ho par- tecipato aveva per tito- lo “Umanesimo d’Ap- pennino” sostenuto dall’Associazione Nuo- vi Viaggiatori nell’am- bito della rassegna “Appennino Resisten- te”, promossa ormai da qualche anno. Un acquazzone ci ha fatto riparare al Centro di Aggregazione Sociale “Don Gallo” a fianco della Piazzetta dei Diritti e delle Tolleranze. Perché, come si è detto durante la chiacchie- rata, non può esistere una comunità virtuosa “solo” per le sue scelte di sostenibilità ambientale. Essere virtuosi significa abbattere muri, saper ascoltare e accogliere, mantenendo il ritmo degli ultimi. Una le- zione che porto con me sulla strada verso casa, dall’am- basciata di un mondo che ancora non è, ma che a Ceri- gnale ho potuto sentire e vedere.▲Next >