< Previous61 L’ECOFUTURO MAGAZINE Luglio-Agosto 2024 ECOSALUTE Cooperazione e senso di appartenenza hanno una bellezza tutta loro a cura di Espedito De Leonardis chiropratico Il bello della cooperazione V engo da un paese del sud dove esisteva, ed esiste tuttora, un valore fondamentale che è il senso di comunità, di cooperazione e di appartenenza. È il luogo dove ho imparato come questi valori, pilastri di una società, generano vantaggi non solo sociali ma anche mo- rali per la collettività promuovendo benessere collettivo oltre che individuale. Questo vale anche per le società moderne sempre più globalizzate. Gli esempi sono ovunque. Dalle piccole comu- nità paesane o rurali che si uniscono per costruire infrastrutture condivise e momenti di aggregazione collettiva, come le sagre paesane, alle iniziative urbane dei grandi centri per la gestione collettiva degli spazi pubblici. Uno studio condotto dall’univer- sità di Harvard ha dimostrato che le comunità con alti livelli di cooperazione godono di una migliore salute mentale e fisica. La presenza di reti di supporto sociale riduce lo stress, aumenta il senso di sicurezza e promuove uno stile di vita più sano. Quan- do le persone sanno di poter contare sui loro vicini, si sentono più sicure e felici. Per esempio, le comunità che promuovono il volontariato e l’aiuto reciproco, riportano tassi più bassi di criminalità e livelli più alti di soddisfazione personale. La coope- razione genera fiducia e costruisce forti legami sociali, elementi fondamentali per una società coesa ed armoniosa. I cittadini si sentono più coinvolti in processi decisionali e più responsabili del benessere collettivo, sviluppando anche una maggiore tolle- ranza verso le diversità; una società che coopera promuove valori come l’altruismo, la giustizia e l’equità, valori che alimentano un ambiente in cui i membri si sentono apprezzati e rispettati, indipendentemente dalla loro posizione sociale o economica. La bellezza della cooperazione risiede nella capacità di unire le persone, di superare le differenze e di creare qualcosa di più grande della somma delle parti. Trasforma individui isolati in una comunità vibrante e resiliente. L’esempio più bello è nella musica, nelle orchestre sinfoniche. Ogni musicista, mantenen- do la propria individualità, contribuisce a creare una sinfonia armoniosa impossibile da realizzare senza l’impegno collettivo. Questa è la metafora più potente per esprimere il vantaggio della cooperazione nella comunità. Ma la bellezza della cooperazione si manifesta anche in natura. Gli ecosistemi sono esempi viventi e palesi di come diverse specie possono cooperare per creare am- bienti sostenibili. Le api, lavorando insieme, non solo assicurano la sopravvivenza della loro colonia, ma contribuiscono alla bio- diversità attraverso l’impollinazione. In un mondo sempre più individualista il senso di comunità e di cooperazione emerge come un faro di speranza. Perché i suoi benefici sono profondi nell’unire le persone e creare un senso di appartenenza. Investire nella cooperazione e nel rafforzamento del senso di comunità è un passo fondamentale verso un futuro più luminoso ed armonioso per tutti. Foto: Maykal / Depositphotos63 L’ECOFUTURO MAGAZINE Luglio-Agosto 2024 BUONE NOTIZIE Quel senso di comunità in cui uno non vale uno, ma uno vale tutti a cura di Roberta Nutricati in collaborazione con BuoneNotizie.it Pulizia collettiva «P iccoli passi, grande differenza», slogan dell’edizione 2024 del movimento globale “Luglio senza plastica”. La campagna Plastic Free July, dal 2011, registra sem- pre più persone disposte a misurarsi con sfide quotidiane di un solo mese che mirano a ridurre la quantità di rifiuti monouso immessi nell’ambiente e ad instillare una maggiore consapevolezza per un cambiamento degli stili di con- sumo. In questi tredici anni i risultati dell’iniziativa lanciata dall’australiana Plastic Free Foundation, dimostrano quanto sia infondata la percezione di chi stima il proprio impatto individuale ‘ininfluente’, finendo per rinunciare ad una condotta di consumo più respon- sabile: solo negli ultimi cinque anni i partecipanti hanno risparmiato 10 miliardi di chilogrammi di rifiuti dome- stici.In Italia, l’organizzazione di volontari Plastic Free Onlus è impegnata dal 2019 con oltre 250 mila volontari, coordina- ti da mille referenti, grazie ai quali si è strutturata un’attività sul territorio, testimoniata da 321 protocolli d’intesa con le istituzioni comunali, fino agli esiti della conversione dei co- muni in plastic free; oggi se ne contano 111. Le proporzioni delle iniziative “clean up” sono evidenti. Gli oltre 6.500 appuntamenti in più di 200 comuni nel primo se- mestre del 2024 hanno portato al recupero di quasi 4 milioni di kg di plastica dispersa nell’ambiente (3.924.376 kg). «La migliore occasione per dare impulso alle spedizioni massive (e in contemporanea) lungo coste, argini, parchi e aree pubbli- che – ha spiegato Luca De Gaetano, fondatore e presidente dell’associazione – è stata il weekend di aprile in prossimi- tà della Giornata Mondiale della Terra “Planet vs Plastic”. E ancora, la Giornata Mondiale dell’Ambiente e degli Oceani dell’8 giugno: in un solo weekend – grazie alla dedizione di 2.100 volontari sono stati rimossi quasi 20 tonnellate rifiuti, come le oltre 4 mila sostanze chimiche presenti nei 14 mi- liardi di ‘cicche’ di sigaretta disperse ogni anno – aggiunge De Gaetano – alla cui raccolta si dedicano pulizie ricorrenti; a giugno hanno fatto accatastare 65 chilogrammi di mozzi- coni». Viene anche favorita l’azione di sensibilizzazione nelle scuole per abolire, entro il 2024, l’utilizzo di imballaggi in plastica, attraverso l’installazione di impianti di depurazio- ne d’acqua per il consumo, anche nelle università. Plastic Free Onlus sta costruendo una rete nascente, come l’accordo siglato lo scorso 15 giugno con la Libera Università Maria Santissima Assunta (Lumsa) di Roma. L’associazione ha ideato il bollino “Eco Evento Plastic Free” per incentivare la progettazione di eventi sostenibili. Il rico- noscimento è gratuito e può ampliare il target dei potenziali fruitori a patto che si rispettino cinque semplici condizioni: assicurare la raccolta differenziata in tutte le aree; non utilizzare bicchieri e stoviglie di plastica; non distribuire bottigliette d’acqua di plastica; non liberare in cielo palloncini e/o lanterne; divulgare le tematiche plastic free ai partecipanti. Foto: Anna Samoylova / Unsplash65 L’ECOFUTURO MAGAZINE Luglio-Agosto 2024 LIBRI a cura della Redazione LA PERSONALITÀ DELL’APE PENSIERI, RICORDI, EMOZIONI Quando si percepisce il ronzio di un’ape, non è necessario farsi pren- dere dal panico: si tratta di una creatura pacifica e straordinaria da cui possiamo trarre numerosi insegnamenti. Le api possiedono una capacità unica di interpretare e percepire la realtà, decodificando sche- mi complessi che risultano invisibili agli occhi umani. Nel libro “La personalità dell’ape”, Stephen Buchmann ci conduce in un universo alieno, esplorando i misteriosi percorsi delle api e rivelando i loro pen- sieri, la capacità di ricordare e le emozioni dietro il loro incessante e prezioso operato. Si tratta di un viaggio sul campo e nei laboratori di noti biologi che hanno dedicato la loro carriera a porre domande mai sollevate prima. Le api provano dolore? Emozioni? Sono autoconsa- pevoli? Tra curiosità e meraviglie, il racconto appassionato e sempre scientificamente accurato di Buchmann cattura il lettore, invitandolo a riconsiderare ciò che pensava di sapere su questi straordinari insetti. Un gentile promemoria dell’esistenza di un mondo più complesso di quanto i nostri sensi possano percepire. LA PERSONALITÀ DELL’APE di Stephen Buchmann 368 pagine, cartaceo 23 euro, Edizioni Ambiente, Marzo 2024 PICCOLO MANUALE DI RESISTENZA CONTEMPORANEA STORIE E STRATEGIE PER TRASFORMARE IL MONDO Il consumismo ha costruito il proprio trionfo agendo sul nostro immagina- rio, convincendoci di essere parte di un progetto che avrebbe reso migliori le nostre vite. E non importa che il prezzo da pagare sia il saccheggio di una natura vista come fonte inesauribile di risorse. Il fascino di un’idea che si esprime in innumerevoli modalità non ha incontrato una resistenza in grado di contrastarla. Da dove possiamo partire quindi per fermare il collasso eco- logico che si sta consumando davanti ai nostri occhi? Più che una chiamata alle armi, il saggio di Cyril Dion è un invito a cambiare il nostro modo di vedere il mondo. Le storie sono il carburante più potente per gli esseri umani e danno un senso alla nostra vita comune: Piccolo manuale di resistenza con- temporanea è in grado di convincere l’opinione pubblica che cambiare non è un “male necessario”, ma una svolta entusiasmante e desiderabile, così come è stata a suo tempo la società dei consumi. PICCOLO MANUALE DI RESISTENZA CONTEMPORANEA di Cyril Dion 152 pagine, cartaceo 15,00 euro, Edizioni Ambiente, settembre 201967 L’ECOFUTURO MAGAZINE Luglio-Agosto 2024 a cura di Giordano Sangiorgi ideatore MEI (Meeting Etichette Indipendenti), presidente AudioCoop MUSICA & AMBIENTE “M oon Music”, decimo album dei Coldplay sarà il primo al mondo pubblicato su LP EcoRecord da 140 grammi, realizzati con 9 bottiglie di plastica PET riciclata per ogni copia. Questo processo evita oltre 25 tonnellate di plastica vergine e di riduce dell’85% le emissioni di CO 2 /kg rispetto ai tradizionali vinili. In collaborazione con The Ocean Cleanup, i Coldplay hanno anche creato un’edizione speciale: LP Notebook Edi- tion EcoRecord. È composta al 70% da plastica proveniente dal fiume Rio Las Vacas in Guatemala, prevenendo così l’arrivo di rifiuti plastici nel Golfo dell’Honduras e nell’Oce- ano Atlantico. Il disco sarà disponibile dal 4 ottobre 2024 ma è già pre-ordinabile, con un numero limitato di edizioni autografate disponibili presso il Coldplay Store ufficiale. D al 5 al 7 luglio 2024, sarà un epicentro di musica elettronica e sostenibilità am- bientale. Accoglierà decine di migliaia di appassionati da oltre 130 paesi, con cinque palchi e una lineup spettacolare. Il festival è un esempio di come un grande evento possa promuovere un cambiamento positivo per il Pianeta: nel 2023, la raccolta differenziata selettiva ha separato e riciclato 240 kg di bottiglie in PET. Il progetto Every Can Counts mira al riciclo completo delle lattine in alluminio. La raccolta differenziata dei mozziconi di sigaretta tramite la start up RE-CIG trasforma questi rifiuti in nuova materia prima. Le bandiere degli anni precedenti e il neoprene da scarto industriale so- no stati trasformati in borse e astucci da Cingomma. Gli allestimenti sono riutilizzabili e la segnaletica sostituita da pannelli a LED. Il trasporto pubblico è potenziato con il Gruppo Torinese Trasporti; nel 2023 più della metà dei partecipanti ne ha usufruito per raggiungere il festival. Reefilla, startup torinese, fornisce soluzioni di mobile charging alimentate da fonti rinnovabili per i veicoli ibridi ed elettrici del festival. U n punto bar dedicato e riconoscibile dove riconsegnando sei bicchieri di plastica o sei bottiglie di PET vuoti e già usati, si riceverà in omaggio una birra o una bot- tiglia d’acqua. Un’iniziativa resa possibile dalla collaborazione tra Warsteiner e WAMI, con la supervisione e il patrocinio di Corepla, ProFood Italia ed Ersu. Verrà presentata al Festival La Prima Estate di Lido di Camaiore, in programma dal 14 al 16 e dal 21 al 23 giugno 2024. Grazie alla partnership tra Warsteiner, WAMI, Corepla (il Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica), Profood Italia ed Ersu (la società di rifiuti di Camaiore), verrà allestito il Bar del Riciclo e dell’Ac- qua, un punto vendita dedicato che offrirà al pubblico diverse opportunità. Il primo “Bar del Riciclo” al Festival “La Prima Estate 2024” Coldplay su Lp totalmente riciclato Il nuovo Kappa FuturFestival a Torino. Musica elettronica e sostenibilità ambientaleCITTADELLA DELLA RICERCA BRINDISI Crea il cambiamento insieme a noi Il mondo non può più aspettare «Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile» www.cittadelladellaricerca.it|0543 81435469 L’ECOFUTURO MAGAZINE Luglio-Agosto 2024 L'AMBIENTE IMMAGINATO di Stefano Visani presidente L'Age d'Or L’ animale dentro di noi «C he cosa si prova ad es- sere un pipistrello?» Si domandava il filosofo americano Thomas Nagel in un celebre articolo, nel quale intendeva dimostrare che non possiamo conoscere sul serio i fenomeni menta- li che avvengono nelle altre menti. Che effetto farà trasformarsi in un animale, uno qualunque? Potrebbe essere la do- manda che si sono posti gli sceneggiatori di “The Animal Kingdom” (uscito il 13 giugno con ampia presenza nelle sale) che racconta di un presente alternativo in cui, non si sa per quale ragione visto che il film esordisce in medias res, molti umani iniziano una progressiva transizione verso il regno animale, trasformandosi gradual- mente in bizzarre ibridazioni di umani/ animali. Il giovane Émile (interpretato da un bravissimo Paul Kircher), la cui madre è già trasformata in un grosso tardigrado peloso e per questo rinchiusa in un centro da cui però fugge nella prima parte del film, sta a sua volta trasformandosi in una sorta di incrocio tra un uomo e un lupo. Il processo di metamorfosi non è però co- me quello dei lupi mannari cinematografici, è lento, doloroso e irregolare. Cercare di nasconderlo agli occhi del resto del mondo (oltre a ritrovare la madre fuggita) sarà una delle preoccupazioni principali del giovane protagonista e di suo padre. Diversamente dall’equivoco in cui sono caduti alcuni recenso- ri, non si tratta di fantascienza, visto che non si capisce nulla del problema e men che meno come risolverlo razionalmente; ci troviamo invece in quel terreno scivoloso in cui il fantasti- co viene usato come apologo. A volte gli apologhi riescono assai bene, a volte invece, come in questo caso, nel corso del cammino sembrano caricarsi di zavorra per cui un’idea in sé interessante, sostenuta da ottimi professionisti a tutti i livelli (regia, colonna sonora, attori, effetti speciali) diventa una me- tafora ipertrofica in cui sta il rapporto genitori-figli, quello con il diverso, l’opposizione natura-cultura, la pandemia, i temi adolescenziali. Questa ansia metaforizzante tende a banalizzare le tematiche più originali del film, come quella della nostra ca- pacità di gestire un rapporto dignitoso con il mondo animale. Alla fine, ognuno rimane separato nel proprio universo, alme- no così come concettualmente definito dall’uomo occidentale: Natura da una parte, Cultura dall’altra, sprofondati nella con- sueta contraddizione della wilderness perduta, la vita selvaggia a cui ogni tanto sembriamo anelare per salvarci dalle difficili condizioni che noi stessi abbiamo creato. The Animal Kingdom (Le Règne animal) , Gran Bretagna - 2024 Francia - 2023 Regia di Thomas Cailley Con Paul Kircher, Romain Duris, Adèle Exarchopoulos Il film ha ricevuto 12 candidature ai Premi César 2024 aggiudicandosene 5. È stato presentato nella sezione “Un certain regard” a Cannes 2023. Ha ricevuto il Premio Lumière 2024 per la miglior regia.Next >