< Previous60 L'ECOFUTURO MAGAZINE settembre/ottobre 2023 A pochi chilometri tra Gubbio e Perugia nasce nel 1982 la Libera Università di Alcatraz, luogo di vacanze e cultura. Un luogo dedicato al benessere, all'arte e alla diffusione di bellezza e buone pratiche. Da sempre ad Alcatraz si organizzano attività culturali, eventi, spettacoli teatrali, convegni, workshop, escursioni e passeggiate, laboratori artistici e attività per famiglie. Ad Alcatraz si sono tenute anche le prime due edizioni di Ecofuturo Festival nel 2014 e nel 2015. Dopo la chiusura nel 2020, causa pandemia, la Libera Università di Alcatraz oggi è nuovamente in piena attività. Tutto l’anno è possibile soggiornare nelle case vacanza, appartamenti completamente indipendenti, della struttura e partecipare alle settimane di vacanza, agli eventi, ai seminari che vengono periodicamente organizzati. È anche possibile affittare la struttura per matrimoni, cerimonie e feste private ma anche per organizzare retreat, corsi o formazione aziendale. Libertà ad Alcatraz La Libera Università di Alcatraz compie 40 anni, con attività e eventi culturali in Umbria VIAGGI / di Mattea FoL'ECOFUTURO MAGAZINE settembre/ottobre 2023 61 Il racconto di un'estate Festival dell'immaginazione 2023 Dal 6 al 12 agosto si è tenuto ad Alcatraz il FESTIVAL dell’IMMAGINAZIONE, un’edizione speciale, la prima dopo la pausa forzata del Covid. «L’immaginazione è la virtù della vita» diceva qualcuno, e un altro poeta aggiungeva: «La vita è l’arte dell’incontro». Ad Alcatraz hanno messo insieme le due cose e hanno dato vita a una settimana dedicata allo scambio di idee, al gioco, all’invenzione, al canto, al ballo, alla musica, alla costruzione di castelli in aria, tutto il necessario per nutrire l’immaginazione insieme a chi dell’immaginazione ha fatto mestiere, vita e passione. E nell’immaginazione c’è tutto: scrittura, teatro, cinema, fotografia, musica, arte, filosofia. Insieme allo staff di Alcatraz, sono stati numerosi gli ospiti che hanno colorato la settimana: Alice Basso, Stefano Bertea, Selene Capitanucci, Gabriella Canova, Valeria Corciolani, Maria Cristina Dal Bosco, Ilaria Fontana, Jacopo Fo, Mattea Fo, Luana Fusaro (in arte L E I), Valentina Lodovini, Simone ‘Poca’ Matteucci, Alessandro Pace, Gianluca Rame, Paolo Ranzani. Yoga demenziale revolution Dal 13 al 19 agosto è tornato lo Yoga Demenziale, un cavallo di battaglia storico della Libera Università di Alcatraz, che quest’anno è stato REVOLUTION! Una disciplina ideata da Jacopo Fo in oltre quarant’anni di studi ed esperimenti, lo Yoga Demenziale vuole essere un modo divertente e off record, ovvero non convenzionale, per affrontare gli incomodi e le paure della vita. Un percorso aggiornato e rinnovato, che ha al centro la persona, il benessere, il gioco, le emozioni, la muscolatura e i nostri super poteri nascosti. Vuoi sapere di piùsu Alcatraz? Il documentario “Fuga ad Alcatraz” prodotto da TvLoft. Un viaggio nella memoria che ne ripercorre i primi 40 anni, dove la famiglia Fo ha creato un’esperienza straordinaria: l’incontro di passato e presente nel segno dell’accoglienza, dagli artisti ospiti e amici di Jacopo, Dario e Franca, ai rifugiati ucraini in fuga da Kiev che hanno trovato qui una casa per qualche mese nel 2022. https://www.youtube.com/watch?v=3jZJY6Yvwxw Il documentario “Viaggio ad Alcatraz” prodotto dalla Fondazione Fo Rame in collaborazione con la Fondazione Barba Varley. Il racconto di un sogno, di un progetto. Realizzato nei giorni 14/16 Aprile 2023 in occasione dell’evento “Una Giornata per Franca Rame“, un fine settimana di incontri, dibattiti e spettacolo dedicati al ricordo di Franca Rame, a dieci anni dalla sua scomparsa. https://www.youtube.com/watch?v=CPlcISGqlLk ▲ Per conoscere attività e possibilità www.alcatraz.it • info@alcatraz.it Foto di Paolo BarberaL'ECOFUTURO MAGAZINE settembre/ottobre 2023 63 * Chiropratico La luce solare influenza il ciclo mestruale: il caso degli Inuit e delle suore di clausura Cicli di luce ECOSALUTE a cura di Espedito De Leonardis* L a connessione tra la luce del Sole e il ciclo mestruale potrebbe sembrare insolita ma numerosi studi hanno dimostrato che l'esposizione alla luce solare può effettivamente influenzare il ciclo mestruale nelle donne. Questo fenomeno è stato osservato in varie parti del mondo e un esempio di questa interazione può essere trovato tra gli Inuit del Nord e le suore di clausura. Gli Inuit e la luce solare artica Gli Inuit, popolazioni indigene che abitano le regioni artiche del Canada, dell'Alaska e della Groenlandia, sperimentano condizioni di luce solare estreme a seconda delle stagioni. Durante l'inverno artico, vivono nell’oscurità quasi totale con poche ore di luce al giorno, al contrario durante l'estate, sperimentano il fenomeno opposto, con il Sole di mezzanotte e costante luce diurna. Un'indagine ha rivelato che le donne Inuit tendono ad avere cicli mestruali irregolari durante l'inverno, quando l'esposizione alla luce solare è limitata. È da attribuirsi a come la luce influisce sui livelli di melatonina, l’ormone che regola il sonno e che ha un impatto diretto sulla regolazione ormonale delle mestruazioni. Durante l'inverno, l'alta produzione di melatonina può causare una disfunzione ormonale, portando a cicli irregolari o addirittura all'amenorrea (assenza di mestruazioni). D'altro canto, durante l'estate artica quando la luce solare è costante, le donne Inuit hanno cicli mestruali più regolari. Le suore di clausura e la luce del monastero Un altro esempio interessante di come la luce solare influenzi il ciclo mestruale è tra le suore di clausura. Le suore, che vivono in monasteri o conventi, spesso seguono una routine di vita molto strutturata che può includere ore fisse di esposizione alla luce solare. Uno studio ha rivelato che quelle che sono esposte a una maggiore quantità di luce naturale tendono ad avere cicli mestruali più regolari rispetto a quelle che sono meno esposte alla luce solare. Depressione e luce solare: una connessione importante Oltre a influenzare il ciclo mestruale, la luce solare ha un ruolo significativo nella regolazione dell'umore e nella prevenzione della depressione. La depressione stagionale, nota come disturbo affettivo stagionale (SAD), è un disturbo dell'umore in determinate stagioni dell'anno, di solito durante l'autunno e l'inverno, quando l'esposizione alla luce solare è limitata. La luce solare è essenziale per la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore associato al benessere e alla felicità. Quando l'esposizione è ridotta, i livelli di serotonina possono diminuire, portando a sintomi depressivi. Questo è particolarmente rilevante per le persone che vivono in aree con inverni lunghi e bui. In conclusione, la luce solare svolge un ruolo cruciale nella regolazione dei cicli mestruali e nella prevenzione della depressione. Gli esempi di cui sopra ce lo confermano. La comprensione di queste connessioni può contribuire a promuovere una migliore salute fisica e mentale nelle persone di tutto il mondo. ▲ Foto di Sergei ShilenkoL'ECOFUTURO MAGAZINE settembre/ottobre 2023 65 Il digitale è un’opportunità per oliare gli ingranaggi del passato e creare un’unica rete del futuro Rete passata & futura BUONE NOTIZIE a cura di Roberta Nutricati* L a transizione energetica, per sua natura, impone di innovare le modalità di produzione e distribuzione delle risorse in diretta proporzione con il progresso digitale. Non mancano le applicazioni concrete che si ispirano a questo principio. La prima è Agnes, un progetto innovativo per realizzare il Parco eolico e fotovoltaico più grande d’Italia. L’Head quarter è il porto di Ravenna, chiave di volta per progetti multisettoriali in divenire, che consacrano la città come “Capitale dell’energia italiana”. Sarà l’installazione di 65 pale eoliche al largo, verso Sud, a garantire la produzione di energie “pulite”: eolico, solare e idrogeno. I primi studi stimano una capacità produttiva massima di 620 megawatt: 520 prodotti dall’eolico e 100 dal parco fotovoltaico galleggiante. L’impianto di produzione dell’idrogeno invece garantirebbe 4 mila tonnellate annue, sufficienti ad alimentare 2mila bus a idrogeno. La stima attesa ammonta a 1,5 terawattora l’anno, una quantità di energia sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico annuale di 500 mila famiglie. Parlando di consumi, l’energia da gas naturale è quella con cui il quadro di conflitto geopolitico attuale ci ha costretto – un anno e mezzo fa – a confrontarci, da cui ha preso il via la “corsa contro il tempo” per l’approvvigionamento di questo combustibile. Tra le azioni di maggior rilievo nel percorso dell’Italia per emanciparsi dal gas russo – taglio di 25 miliardi di m3 – e ottenere l’indipendenza energetica, in primo piano è il discusso progetto del rigassificatore al largo di Ravenna, composto da un tratto di metanodotto a mare di circa 8,5 km e uno onshore, completamente interrato, di 34 km, collegato ai gasdotti nazionali. L’impianto sarà installato a bordo della nave Fsru BW Singapore, acquistata per 400 milioni di dollari da Snam e produrrà 5 miliardi di m3 di gas l’anno – l’8% del fabbisogno nazionale – da stoccare nei giacimenti esausti già presenti in mare. L’entrata in funzione della nave è prevista entro settembre 2024. L’iter autorizzativo è stato completato con la Regione Emilia- Romagna, che ha rassicurato sull’impatto ambientale dell’operazione; non verranno svolti processi chimici a bordo ma solo funzionali a quello di vaporizzazione e senza coinvolgere aree di tutela biologica. Questa nuova rete (di reti) non può prescindere dallo sfruttamento di una rete “simbolica” ma altrettanto concreta: quella digitale. Per trovare il match tra questi due mondi – interconnessi – un punto di riferimento nel panorama attuale è Digital Reality, il maggior fornitore globale di data center. L’azienda americana ha scelto Roma come proprio futuro hub di connettività globale, per fornire servizi infrastrutturali digitali nel Mediterraneo, snodo dei principali sistemi di cavi sottomarini intercontinentali e regionali, nonché porta di accesso tra i continenti in cui l’azienda di Austin ha già sedi operative nello scambio di traffico digitale. L'inizio dei lavori è previsto per il quarto trimestre 2023 e si basa sul recupero di un vecchio impianto, prima utilizzato da Acea, da trasformare in data center: 22 ettari di terreno a 15 chilometri dalla costa laziale. ▲ *In collaborazione con BuoneNotizie.itL'ECOFUTURO MAGAZINE settembre/ottobre 2023 67 PRIME Dieci scienziate per l’ambiente Dieci scienziate che con il loro lavoro hanno ampliato le nostre conoscenze sull’ambiente. Dian Fossey, Rachel Carson, Dana Meadows, la “regina del sole” Maria Telkes, Jane Goodall e altre anche se quando si parla di ambiente, la prima donna che viene in mente è Greta Thunberg. Molti momenti che hanno segnato un punto di svolta nella comprensione del mondo naturale sono dovuti a scoperte, studi e ricerche rivoluzionarie condotte da donne come Eunice Newton Foote, Maria Telkes o Sylvia Earle. In questo libro, un gruppo di giornaliste e giornalisti ambientali ripercorre dieci di questi momenti cruciali attraverso le vite e le esperienze di scienziate (note e meno note) che ne sono state protagoniste. Perché la storia del progresso scientifico è fatta da uomini e donne e per questo appartiene a tutti. Prime. Dieci scienziate per l’ambiente a cura di Mirella Orsi e Sergio Ferraris 224 pagine, cartaceo 17,00 euro, Codice Edizioni, settembre 2023 LIBRI a cura della Redazione Un segreto difficile da mantenere Anno 2070. Il mondo è cambiato, per fortuna, in meglio. Un nonno, ogni sera, racconta al nipotino storie divertenti e avventure della sua gioventù, parlandogli dei problemi del passato, ormai superati, che appaiono al piccolo davvero incredibili. Anche il nipote racconta le sue giornate a scuola e molto altro. Dal loro scambio emergono i principali cambiamenti avvenuti nel tempo sia sul piano sociale (pace, ambiente, intercultura...) sia su un piano più intimo e personale, ma una minaccia, imprevista, incombe sul nonno. Questa volta toccherà al nipote salvarlo. Un messaggio di ottimismo (che si fa concreto nelle schede interattive di approfondimento sui temi trattati) per promuovere nei ragazzi la speranza in un futuro migliore e l’impegno affinché questo possa realizzarsi. E un prezioso esercizio di memoria storica, con un finale a sorpresa. Più che un libro, questo è una vera e propria “macchina del tempo” che permette al lettore di trasportarsi nel futuro per osservare il presente da una prospettiva diversa, fondata sulla consapevolezza dei tanti progressi già realizzati (troppo spesso sconosciuti) grazie all’impegno di molti. A creare questa consapevolezza contribuiscono le schede interattive multimediali – ricche di immagini, video, testi e app - che offrono percorsi didattici di approfondimento sui temi che il testo tratta. Un segreto difficile da mantenere di Michele Dotti, illustrazioni di Moreno Tomasetig 140 pagine, cartaceo 12,90 euro, Erga Edizioni, da fine ottobre 2023 MICHELE DOTTI f Collana Storia Futura LIBRO POLISENSORIALE con Audio, Video e App Schede tematiche e Audiolettura ILLUSTRAZIONI Moreno Tomasetig Un Segreto difficile da mantenereL'ECOFUTURO MAGAZINE settembre/ottobre 2023 69 *Ideatore MEI (Meeting Etichette Indipendenti), Presidente AudioCoop Altrove vince il contest, per il miglior brano Ecogreen e si esibirà al MEI 2023 di Faenza. In collaborazione con la rivista mensile “L’Ecofuturo Magazine” il MEI ha lanciato un contest per brani inerenti temi ambientali e il cambiamento climatico. La giuria composta da Laura Tussi, Fabrizio Cracolici e il sottoscritto ha avuto il piacere di ascoltare ben dieci brani musicali inediti e di grande qualità. I musicisti hanno trasmesso vibrazioni e sonorità profonde e intimistiche. Difficile la scelta del brano vincitore e degli altri due finalisti altrettanto di prestigio, con sonorità che toccano corde del cuore e della mente dimostrando sensibilità ai temi ambientali; una menzione speciale al testo de “Il mio giardino” di Tizio Bononcini che ben rappresenta l’indifferenza come male del genere umano, indifferenza per l'ambiente, per i migranti, per i più deboli, per i fragili, per tutti gli ultimi e per il nostro Pianeta. Ognuno pensa al proprio 'giardino' senza accorgersi di cosa avviene intorno a sé. È stata particolarmente ardua la scelta tra due brani. “La Terra all’Umano” di Altrove è un sentito appello di Madre Terra a noi donne e uomini per una trasformazione radicale del nostro stile di vita. Una Madre Terra che abbiamo il dovere di tutelare dai cambiamenti climatici e di salvare dalla catastrofe nucleare sempre più imminente, come testimonia l'orologio atomico degli scienziati contro il nucleare: siamo ormai a 90” dalla mezzanotte nucleare. Un tempo che non si è verificato nemmeno in piena Guerra fredda durante il periodo storico di Kennedy e Krusciov. La canzone “Killing Machine” di Indra è molto interessante da diversi punti di vista. Ben interpretata con una musicalità e un testo che possono fare breccia nel mondo dell’attivismo giovanile. Al giudizio finale, come vincitrice del contest, è stata selezionata dalla giuria “La Terra all’Umano” di Altrove capace di trasmettere forti emozioni e si esibirà sabato 7 ottobre 2023 alle ore 21.00 al MEI 2023 di Faenza. Menzioni speciali ai brani di Tizio Bononcini e Indra. ECOFUTURO CONTEST MEI 2023, CANZONE VINCITRICE E MENZIONATI MUSICA & AMBIENTE a cura di Giordano Sangiorgi* Tizio Bononcini IndraAltroveNext >